Sono passati cinquant’anni dalla tragedia di Mattmark, Svizzera, in cui persero la vita 88 persone, 56 italiane di cui 17 bellunesi. Da quel fatidico 30 agosto 1965 l’anno successivo si costituì l’Associazione Bellunesi nel Mondo e per ricordare le persone scomparse in questa tragedia l’ABM, in collaborazione con il Comune di Domegge e con il patrocinio e il contributo della Regione Veneto, ha organizzato sabato 13 giugno un concerto che si è tenuto nel Teatro San Giorgio.
Protagonista della serata la musica di Paolo Fornasier, giovane pianista e compositore bellunese, vincitore nel 2013 del festival internazionale per musicisti emergenti «Tour music festa» nella categoria «Pianisti»: Paolo, nella serata finale al Piper club di Roma, si è esibito davanti a una giuria presieduta da discografici di Sony, Universal e altre case minori, e capitanata da Mogol.
A Domegge Paolo ha eseguito dodici brani, in un crescendo di emozioni, interpretate dal musicista per rievocare gli stati d’animo degli operai a Mattmark, prima e dopo la tragedia.
Sullo sfondo le immagini dei luoghi del disastro, con proiezioni curate da Simone Tormen dello staff ABM.
Ad aprire la serata, con una scenografia che rappresentava l’accensione di 17 candele, le voci di alcuni bambini che hanno letto i nomi dei 17 lavoratori bellunesi scomparsi, insieme alla poesia in ricordo di Mattmark scritta e recitata da Rino Budel.
Il direttore dell’Abm Marco Crepaz ha invece letto un estratto dell’articolo di Dino Buzzati apparso sul Corriere della Sera del 1° settembre 1965. Un articolo dal titolo “Amara favola”, dedicato proprio alla tragedia di Mattmark. «Buzzati diceva che dopo un mese, due mesi, un anno, nessuno si sarebbe più ricordato di queste vittime», ha detto Crepaz. «Invece noi siamo ancora qui a ricordare e proprio da Mattmark si è costituita la nostra Associazione».
«Questo concerto è uno di una serie di eventi che, nell’arco del 2015, saranno dedicati a Mattmark», ha evidenziato Oscar De Bona, presidente ABM. «Il 3 luglio verrà proiettato a Belluno, in sala Bianchi alle 20.30, il docu-film “Mattmark. Neve e ghiaccio” di Marco Tagliabue, mentre tra il 28 e il 30 agosto saremo in Svizzera per partecipare alla commemorazione ufficiale».
Alla serata di Domegge erano presenti anche alcuni superstiti della tragedia. «Quanto successo a Mattmark ha segnato profondamente l’intera comunità del Cadore, che ha pagato con un elevato numero di vittime», ha sottolineato il sindaco di Domegge Lino Paolo Fedon. «Purtroppo non è stato l’unico incidente sul lavoro e troppi ancora continuano ad accaderne».
Una serata per ricordare, ma anche e soprattutto per non dimenticare.